15, Ott 2020
HA RAGIONE LA PORNO STAR ILONA STALLER.
Maria Strova scb* senzacorrezionebozza.
Giorni fa l’ADN KRONOS pubblica con titolo in maiuscola le parole della porno star e deputata Ilona Staller che diceva che in mancanza del vitalizio sottratto, dovrà invitare privatamente a casa dove farà la danza del ventre per mettersi soldi da parte.
Le sue parole sono state grate ai media, che facendole girare hanno girato sui media facendo rumore e infangando la nostra professione, collegandola con il mondo del porno.
Per artiste che dedicano anima e cuore al proprio mestiere, è doloroso dover sentire ancora certi pregiudizi, è offensivo trovare a caratteri maiuscoli titoli dissacratori e offensivi sul nostro lavoro ed identità di danzatrici del ventre.
Noi sappiamo meglio, noi dico artiste come me, riconosciamo il valore di questa danza, anche in una nicchia più piccola e discreta.
Noi danzatrici ed insegnanti troviamo un tesoro per la cura e benessere in un’espressione artistica completa e di grande bellezza come lo è la danza del ventre. La danza rende omaggio al nostro essere donne e ci permette di partecipare ad un'arte che come principio ha un rispetto profondo del proprio corpo.
Direi alla signora, se hai difficoltà economiche e vuoi metterti soldi da parte offrendo spettacolini privati della tua danza del ventre, come hai asserito pubblicamente, fai pure, sarà un’opportunità per parlare di questo maledetto parallelismo tra porno e danza del ventre e magari capire come questa danza non nega nè il corpo, nè l’erotismo della donna, ma ciò non ne fa un ”prodotto” XXX per adulti.
Detto questo, sappiamo pure che Ilona Staller NON FA UNO STRECH DI GAMBA TROPPO LUNGO collegando la danza del ventre al mondo del porno di cui fa parte.
Personalmente visitando Instagram e FB a volte mi chiedo quale lavoro veramente fanno c danzatrici in quanto c’è una tale volgarità dilagante nei media che vedendo certi video mi viene da ridere o da piangere.
Certamente è imbarazzante se penso che qualcuno collegherà quello che vedono nei social al mio lavoro.
Perciò ha ragione la Cicciolina, è vero che a volte la danza del ventre si accosta con facilità alla pornografia per via dei costumi, delle cadenze prese del mondo del porno, per via dei tipi di video, delle inquadrature, degli ammiccamenti, del trucco….la suddetta danzatrice sprigiona disponibilità sessuale da tutto il suo corpo e siamo molto abituati a considerare la danza del ventre con questo tipo di sguardo che ho chiamato lo Sguardo di Erode nel mio libro Salomè, il mito e la danza dei sette veli. Dove non è solo lo sguardo di Erode a fare del corpo la merce ma è la danzatrice stessa che partecipa alla propria mercificazione.
Perciò per me non c’è da sorprendersi, né possiamo dire che quello suggerito dai media e da questa porno star non sia fondato in una realtà ormai ben ancorata.
La danza del ventre è collegata al porno, allo strip, alla volgarizzazione del corpo della donna e le stesse danzatrici partecipano volentieri.
Perché? Perche viviamo in una società porno chic e perché la volgarità fa cliccare, crea consenso e paga bene. Guarda pure la TV. Salomè come dicevo nel mio libro è felice di partecipare alla sua mercificazione.
Ognuna deve esercitare la libertà di scegliere e decidere se vuole lottare per offrire un’altra versione. Fai con il tuo corpo quello che senti si debba fare, Danza quello che senti è dentro di te e vuoi portare al mondo. E se decidi per la volgarità, per una PORNO CHIC- BELLE DANCE, accetta pure le conseguenze di quello che fai.
Occupandomi di educazione in danza del ventre sia con il mio lavoro di insegnante, di regista e di scrittrice penso che sia importante PRENDERE POSIZIONE, decidere cosa significa per te questa danza, come vuoi trasmetterla, come vuoi danzare, con quali costumi, trucchi e come vuoi essere registrata quando fai un video (ma questo è un altro tema, di cui magari scriverò più avanti.)
Magari con la rabbia che ha sprigionato il commento della Staller, potremo rendere più chiara la differenza tra cosa vuol dire fare del proprio corpo una moneta o renderlo un tempio.
E poi andare su instagram con le dovute modifiche …
o continuare usufruendo di una cultura che paga e da luce a chi si mercifica per poi lasciarla svuotata di significato e usata come una cosa.
E TU, COME TI PONI DI FRONTE A QUESTO ARGOMENTO?
Foto- Gabriel Ferrara